A Cesena… C’eravamo anche noi!!!

Reduce dal concerto di Cesena, di giovedì scorso, sono ora pronto per esprimere le mie opinioni. Voglio sottolineare fin da subito che le idee che esporrò sono assolutamente personali e non necessariamente devono essere prese come verità assoluta ed, anzi, invito chiunque la pensasse diversamente ad esprimere la propria opinione!

 

Arrivati a Cesena ci è sembrato fin da subito di partecipare ad una evento un po’ anomalo…

Erano le 19.15, quando abbiamo parcheggiato l’auto ed i cancelli (o meglio la porta) avrebbero aperto alle 20.30,  e fuori dal locale ci saranno state una quindicina di persone, niente bagarini o venditori ambulanti!!

Dopo circa un’ora le cose sono andate un po’ meglio in quanto la “folla” avrà raggiunto le duecento unità… Ma ciò che ci ha sconvolto, non era tanto il risvolto “intimo” della serata, ma che ci fossero David, Justin, Ryan ed infine Joel, che transitavano tranquillamente a cinque metri dal pubblico, e nessuno, anzi NESSUNO li riconoscesse! (CHE FIGURA!)

Una fila ordinatissima intenta a bere, fumare e chiacchierare…. Solo noi (in due per giunta!) a richiamare i componenti della band ed a salutarli.

All’interno del locale, purtroppo, le cose sono andate anche peggio!

Il caldo era infernale, e l’audio pessimo. Il pubblico avrà raggiunto si e no le 500 unità ed il locale, con il piano sopraelevato inspiegabilmente chiuso, era zeppo!

Tanto di cappello ai Rain… Musica travolgente, voce che spacca ed esibizione veramente coinvolgente! L’audio era anche buono, ma su livelli al limite del sopportabile… Altra storia riguardo agli Airbourne!

Che tirasse un’aria strana lo abbiamo capito subito dato che come fan club avremmo dovuto incontrare la band vs le 19.30 mentre dopo una serie di rinvii il responsabile, scusandosi, ha posticipato il tutto a dopo il concerto con un Joel apparentemente nervoso.

ETTICREDO diciamo noi! Due settimane prima erano al sonisphere Francese di fronte a decine di migliaia di persone, quattro giorni prima al Download Festival, idem, la sera prima a Roma ed oggi in una piccola discoteca in cui il termometro avrà sicuramente toccato i 40 gradi, il poco pubblico era a 30 cm dal palco ( in cui ci stavano a malapena gli strumenti e non assolutamente la scenografia di casse Marshall!), gente che saliva da ogni dove (uno spettatore ha perfino duettato per alcuni secondi con Joel) e con la Security che non poteva intervenire in quanto il corridoio d’aria tra pubblico e palco era bloccato da una serie di sbarre che impedivano alle transenne di rovesciarsi verso la band.

Beh, ci siamo detti guardandoci attorno, in fin dei conti siamo ad una goccia di sudore dal palco e l’audio dei Rain è stato meglio che in altri posti…

Ma ecco gli Airbourne!

Partono le prime note un po’ in distorsione e poi Joel inizia a cantare e noi…. Non riconosciamo neppure la canzone! Le parole erano incomprensibili!

Discutibilmente si aveva prediletto i livelli altissimi della musica alla qualità. Probabilmente ci si sarà detti che ad una manica di rockettari esaltati sicuramente non sarà interessato nulla della qualitá delle canzoni, ma soltanto di sbattersi violentemente addosso uno contro l’altro tra una birra ed un rutto! Beh ci si è sbagliati!

L’audio era pessimo e, per essere certi che non fosse la nostra posizione un po’ laterale la causa di tutto, abbiamo girato il locale da cima a fondo, in lungo ed in largo e sorpresa… Si sentiva di me..a ovunque!! Risultato? Due giorni con le orecchie tappate per ascoltare canzoni che avremmo tranquillamente potuto ritenere inedite!! E pensare che le conosciamo a memoria…

Comunque tanto di cappello agli Airbourne… Hanno dato il 110%!   Nonostante il caldo fosse soffocante, loro hanno corso e roteato la testa come fosse una fresca serata di primavera.

Joel ha cantato, Justin, David e Ryan hanno suonato come se fossero stati a Donington Parc davanti a 100mila persone! Dei veri professionisti come ne abbiamo finora visti pochi.

Il meglio è venuto, però, dopo; quando, stravolti dalla fatica, ci hanno ricevuto. Purtroppo, comprensibilmente, non è stato possibile fare una vera e propria intervista come programmato, ma per quanto riguarda foto ed autografi, ancora una volta, non si sono risparmiati.

Abbiamo chiacchierato con Justin che si è rivelato un ragazzo timido e sincero, che si imbarazzava di fronte ai complimenti che gli rivolgevamo. E quando ci ha incrociato una mezz’ora dopo in mezzo alla folla, è ritornato sui suoi passi per salutarci e stringerci la mano.

Justin Cesena2

Justin Cesena1

David che ha firmato autografi a raffica e si è fatto in quattro per far funzionare un pennarello che non voleva, scrivere.

David Cesena1

E Joel che ci ha ringraziato per quello che facciamo per sostenerli e non ha detto una parola negativa sul tugurio in cui erano capitati… Anzi con un gran sorriso ci ha “rimandati” a novembre.

joel Cesena2

Joel Cesena1

Purtroppo non siamo riusciti a vedere Ryan, che invece avevamo intravisto prima del concerto, perché era comprensibilmente molto stanco.

Éh… provate voi a martellare come degli indiavolati, per due ore, una batteria quando tutto attorno a voi l’aria è cosi calda da ustionarvi la pelle!

Grandi tutti! Grandi come musicisti e soprattutto grandi come persone!    Se prima ci riempivate i diffusori oggi ci riempite il cuore!!

 

Ed ora una breve comunicazione di servizio “per chi sa di esserlo”…

Primo, la prossima volta, magari, è inutile che facciate tanti CHECK ONE TWO, DREN DREN, TUM TUM CHA e poi volume a palla e chissenefr..a!!! Abbassate il volume e se proprio cannate tutto sistemate in corso d’opera; non rimanete sprofondati sullo sgabello a guardare!

E secondo… non per fare gli aristocratici, ma mettete degli orinatoi nei bagni perché farla su di una grata sul pavimento… Sinceramente non ce la siamo sentita e ce la siamo portati a casa!!

STOP.

Ricordate tutti la data del 14 novembre all’Alcatraz di Milano, il contest e… LIVE IT UP!!

 

P.s. Purtroppo, e lo dico con vero rammarico, avremmo potuto sfruttare meglio l’incontro con la band, ma la genuinità della situazione, il fare candido, disponibile e gentile degli Airbourne ci ha mandato in tilt il cervello!

Qualche foto, tante domande informali e risate, ma tutto quello che avevamo in mente di fare e chiedere… Tutto svanito se non per ricomparire poi, durante il viaggio di ritorno, in cui ci siamo detti “ma dovevamo fare la tal foto!”, “dovevamo chiedere la tal cosa”, ecc… Scusate, ma al secondo ciak, se (o meglio quando) ci sarà, saremo più professionali!

Giurin Giuretta!!

E per altre foto del concerto a Cesena beccatevi sto link di SpazioRock inviatoci da Gaetano: http://www.spaziorock.it/fotogallery.php?&id=803

 

5 pensieri su “A Cesena… C’eravamo anche noi!!!

  1. Mi spiace di tutto questo.. succede solo in Italia! io mercoledi mi sono alzato alle 5 per andare a lavoro prima e staccare qualche ora prima cosi partivo per Roma.. visto che ci vogliono 2 ore e mezza di macchina da dove sono io all’Orion. 2 ore e mezza di traffico sotto al sole!! ero stanchissimo ma felicissimo perchè avrei visto una delle band che amo di più! e poi voi mi dite che c’è chi non li riconosce??? che tristezza… mi sa che cosi ce li giochiamo in Italia! è vero all’orion non c’era molto pubblico. ma erano tutti caldi e carichi e Joel ha partecipato col sorriso a tutto il concerto! mi hanno fatto fare il M&G in un luogo non adatto, eravamo in 6 e abbiamo avuto 2 minuti complessivi giusto il tempo di un autografo e una foto fatta anche male! (colpa degli organizzatori) Complimenti a voi che se pur piccolo ma avete formato il fan club! AIRBOURNE FOREVER!!!

    • Noi ce la mettiamo tutta, raccattando il tempo tra i pochi spiccioli che la vita vera ci risparmia, ma a farci crescere pensateci voi!
      E comunque anche se siamo piccoli, siamo perché anche tu ne fai parte, siamo però appassionati e questo basta!
      Grazie Ernesto SEI UNO DI NOI!!
      … e se avessi news, cose da dire o altro mandacele pure perché gli articoli mica si scrivono da soli e spesso ci accorgiamo che noi, come i genitori in una famiglia, siamo gli ultimi a sapere le cose!
      ED ANCHE TU UN DI’ POTRAI DIRE… IO C’ERO!

  2. Queste cose succedono solo in Italia, dove abbiamo una cultura musicale che rasenta il ridicolo. Che Amarezza. Io sono andato al concerto di Roma con tre miei amici,e vi dico una cosa. Nella mia vita ho visto numerosi concerti, di band come Iron Maiden, Motorhead, Deep Purple, Hardcore Superstar, Guns N’ Roses, Slash…ma nessun concerto mi ha dato tanto quanto quello degli Airbourne, NESSUNO. Sono ragazzi incredibili, umili e soprattutto non si risparmiano quando suonano. Sono stato tre giorni col collo incastrato a forza di scuotere la testa a ritmo di riff, eheheheheh. Anche all’Orion non eravamo tantissimi, ma a loro non è importato nulla, perchè eravamo cazzutissimi e loro si sono divertiti!!! Per non parlare del dopo concerto…foto,autografi,plettri…una serata indimenticabile!

  3. Beh che dire…io sono stato al concerto di Roma..poca gente..ma come si dice qui…mejo pochi ma boni!!!!!
    Anch’io ho visto diversi concerti abbastanza famosi, ma devo dire che non mi sono divertito così tanto quanto a quello degli Airbourne!!!
    Datemi retta qualche anno e ritorneranno con i prezzi dei biglietti alle stelle perchè spaccano troppo!!!
    Per il resto la serata veramente divertente e “tranquilla”(sempre a suono di Hard Rock) e loro sono veramente fantastici.
    DAJE AIRBOURNE \…/

  4. Io li ho rivisti all’Orion per la seconda volta.Li vidi all’Alpheus,sempre a Roma,nel 2010…mi fu regalato il biglietto come consolazione per non essere riuscito a vedere gli AC/DC a Milano.Staccai da scuola e da solo presi il treno da Napoli per andare a vedere questa band che seguivo da qualche anno,non sapendo cosa aspettarmi dal vivo.Fui folgorato!
    Quest’anno io e due miei cari amici non ce li siamo fatti scappare,nonostante uno di loro dovesse ritornare di corsa a casa per l’esame di stato del giorno dopo.Confermo anche io che non eravamo in tantissimi,il locale era piccolo e non aveva una gran acustica.Ma gli Airbourne penso facciano divertire anche se gli metti le chitarre di Guitar Hero in mano e li guardi.
    I piccoli concerti fanno poi sì che si crei un rapporto più stretto tra band e pubblico;vedi Joel che ad un certo punto è sceso dal palco per andare in mezzo al pubblico,praticamente senza farsi aiutare da nessuno dello staff.
    Peccato solo che ci siano i soliti stupidi che pogherebbero pure ad un concerto di musica classica.Questi non sono concerti death metal,è rock!Sbattere l’uno contro l’altro è del tutto inappropriato.E’ naturale che la musica degli Airbourne stimoli il movimento,ma ognuno potrebbe muoversi senza dar fastidio agli altri.

    Spero di esserci di nuovo a Novembre.E’ impossibile annoiarsi di vedere gli Airbourne dal vivo.

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